21/04/2005 | Comunicazione | |
Karol Wojtyla, Papa cooperatore | ||
L´invito ad “una solidarietà più ampia” e ad una mutualità ispirata “ai principi e agli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa” non potrà che rimanere come un conforto per il nostro futuro impegno di erogatori di fiducia secondo l´ottica del bene comune anziché del bene collettivo. Nel nome di questa visione, che ci ha portato spesso a cercare e incontrare il Suo sentito incoraggiamento ma anche la pressante esortazione ad alimentare, al passo con i tempi, la vocazione del nostro lavoro di cooperatori bancari, deve continuare a qualificarsi il nostro operare. Il ricordo dell´uomo e del Papa non potrà per questo mai disgiungersi dal ricordo del suo apostolato civile oltre che ecclesiale. Quell´apostolato che stringeva mani e varcava fabbriche e miniere come soglie di un sagrato nella mai così desiderata valorizzazione del lavoro e in special riguardo della cooperazione. Una forma di impresa a responsabilità attiva verso la società e una visione del credito come strumento “al servizio del lavoro e dell´iniziativa umana”. Nell´immagine: medaglia ufficiale della visita in Romagna di S.S. Giovanni Paolo II ( 8-11 maggio 1986) dono della Federazione delle BCC dell´Emilia Romagna |
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